Il virus del capitalismo
Che il capitalismo sia molto simile a un virus o parassita lo si era capito già circa un secolo fa. La cosa vi sorprende? A me no, è oramai è assodato che i cambiamenti arrivano un bel po' dopo la scoperta che le cose non vanno. Rosa Luxemburg nel suo “Studio sull'accumulazione del capitale”, scritto circa un secolo fa, aveva già affermato senza mezzi termini che il capitalismo non può sopravvivere senza economie “non capitaliste”. Uno stato capitalista per poter progredire, sopravvivere e perseguire i propri principi (fondamentalmente solo il mero profitto) necessita di terre vergini aperte all'espansione e soprattutto allo sfruttamento; una volta che questa “verginità precapitalistica” scompare e le risorse iniziano ad esaurirsi si parte di nuovo alla volta di terre vergini da sfruttare. Tutto ciò fa parte della natura stessa di uno stato capitalista, ecco perchè può essere sicuramente definito un Sistema parassitario. Proprio come un parassita, esso prospera e si riproduce, ma non senza danneggiare, ed infine distruggere, il suo ospitante: a quel punto ne cercherà uno nuovo che possa permettergli di continuare la sua vita.
Smettiamo di fare la storia di questo sistema |
Questa realtà ha portato molti ad interrogarsi su un' eventuale ed imminente fine dell'era capitalista, soprattutto ultimamente, da quando sono sempre più numerose le persone che si stanno accorgendo degli enormi limiti di questo sistema economico. Purtroppo la realtà è molto diversa: la possibilità che il sistema capitalistico si suicidi, o che sia rivisto profondamente senza un cambiamento profondo, è praticamente nulla.
George Soros, famoso ed autorevole giornalista, nel 2008 ha pubblicato sul “New York Review of Book” un articolo in cui affermava che il capitalismo affronta periodiche crisi, proprio come quella che stiamo vivendo negli ultimi anni. Tutto ciò però non deve illudere, tale fenomeno non indica un imminente fallimento del sistema, bensì è la periodica fase in cui il nostro “amico parassita” cerca un nuovo pascolo, o per meglio dire VITTIMA.
É lecito chiedersi se si esauriranno mai questi pascoli, e la risposta è: Probabilmente no.
Ma come può essere possibile? Le risorse della nostra terra, come sappiamo sono limitate, inoltre prima o poi gli stati da sottomettere e schiavizzare termineranno! Tutte queste sono considerazioni giuste ma si sottovaluta la forza di questo sistema. Esso infatti è capace proprio come un parassita di adattarsi e cambiare caratteristiche in base alla vittima che lo ospiterà. Il sistema capitalista utilizza stratagemmi e accordi burocratici a livello mondiale per poter riutilizzare pascoli già usati o nella peggiore, ma non rara, delle ipotesi, utilizza strategie che indeboliscano e umilino parte della sua stessa popolazione capitalista.
Non ci credete? Volete un esempio? Le vostre adorate Visa Electron, Master Card, etc.
Le carte di credito e l'inizio del capitalismo moderno
Max Webber, uno dei padri della sociologia moderna, afferma senza mezzi termini che le carte di credito favorirono l'avvento del capitalismo moderno, oltre a perpetuarne la sua durata senza poterne intravedere la fine. Le carte di credito sono appunto uno di quegli stratagemmi del sistema a cui facevamo riferimento prima quando parlavamo di fregare la stessa popolazione capitalista, che fino ad ora, aveva semplicemente sfruttato qualcun altro.
Il concetto su cui si basano le carte di credito è molto semplice: invece di tirare la cinghia e comprare qualcosa solo quando posso realmente permettermelo, da adesso posso ottenerlo subito, grazie alla “gentilezza delle banche”, e pagarlo solo in seguito, quando ho già soddisfatto il mio desiderio. Figo no?!
Beh in effetti direi proprio di no! Perchè?! Se aveste letto bene tra le righe delle migliaia di clausole che si firmano per questi servizi, avreste capito che ciò che vi è stato gentilmente elargito dovrete ripagarlo con gli interessi. Vediamola così: da adesso ognuno può ottenere e quindi trarre godimento da un bene o servizio in qualsiasi momento anche se non ha disponibilità economica immediata. Ciò che non vi è stato detto è che l'arrivo del piacere non rende economicamente più accessibile il godimento dello stesso. Ecco dove sta la sottile fregatura da cui le banche e il sistema in genere si guardano bene dal diffondere.
E se mi trovassi nella condizione di non poter restituire il prestito concesso? “Nessun problema, puoi rifinanziarti.” Questa situazione, in cui le persone che non riescono ad adempiere all'estinzione di un prestito, è molto più comune di quanto non si creda; inoltre è ideale per le banche o per chiunque abbia erogato il prestito. Chi presta somme di denaro non ha alcun interesse a far sì che i debitori estinguano il loro debito; in questo modo le banche potranno riscuotere mensilmente un interesse sulla somma prestata inizialmente o un interesse ancora maggiore se abbiamo deciso di rifinanziarci. Questa consolidata procedura è la fonte principale di costanti profitti per spietate multinazionali capitalistiche come City Group, Bank of America e moltissime altre: per una banca il debitore ideale è colui che non ripaga mai completamente il suo debito in modo da assicurargli nuovi interessi, e quindi nuovi profitti nel futuro. Non ci credete? Una società di carte di credito inglese ha rifiutato di rilasciarne di nuove a quei clienti che ogni mese pagavano per intero i propri debiti contratti senza così incorrere in penali o interessi.
NIENTE PROFITTI, NIENTE CARTE!! GIUSTO NO?!
Per questi e motivi possiamo ragionevolmente sostenere che la stretta creditizia moderna non è legata all'insuccesso delle banche, come loro stesse vorrebbero farci credere, bensì al loro straordinario successo e ingordigia. Hanno finalmente ottenuto il loro Santo Graal: una razza di debitori eterna e capace di perpetuarsi nel tempo, spesso fin oltre la morte, con il passaggio dei debiti ai propri figli. A conferma di quanto detto fin'ora riporto il seguente dato: negli USA, il paese capitalista per definizione, l'indebitamento è cresciuto del 22% e gli acquisti con carta di credito sono aumentati del 15%; ma il dato che fa più paura è quello relativo agli agli studenti universitari, cioè la futura elite politica ed economica del paese: essi, per garantirsi l'accesso alle università e mettere le basi solide per un futuro stabile, devono contrarre un debito con le banche che negli ultimi anni è RADDOPPIATO fino a raggiungere somme che sfiorano 100.000 dollari.
"tipiche e concorrenziali strategie di mercato" |
Da tutto ciò si può facilmente intuire come gli istituti di credito e tutti coloro che controllano grandi somme di denaro siano interessati esclusivamente al profitto personale a scapito di chiunque. Senza distinzioni.
Le false, rassicuranti e melensi pubblicità che vediamo in tv sono solo la facciata di un enorme buco nero che divora e didtrugge tutto e tutti. É come la casa di marzapane in Hansel e Gretel, lo zucchero, il marzapane ed i chicchi sono solo un trucco, un sotterfugio per indurci ad entrare in casa loro. Una volta entrati......siamo fottuti!! Le banche si auto-promuovono pubblicizzando alti tassi d'interessi, servizi personalizzati ed aiuto in caso di difficoltà
economiche, insomma ci tendono una mano quando siamo nei pasticci, ma guardate bene la mano che state stringendo perchè probabilmente non si staccherà più dalla vostra finchè non sarà vizza e decrepita o non vi sarà rimasto più niente che loro possano prendervi.
Per questo è fondamentale boicottare queste aziende, fargli capire che ne abbiamo le palle piene dei loro soprusi e della loro falsità. Facciamogli capire che la festa è finita e che quindi è l'ora di andarsene a casa. Altrimenti saremo noi a rispedirli a nanna......MA A CALCI IN CULO!!
L.A. Free