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I sicari dell' economia

Per quanto paradossale possa sembrare, esistono killer che non uccidono persone direttamente ma che riescono comunque in questo intento distruggendo l'economia di interi paesi, i quali, una volta messi in ginocchio dagli enormi debiti che hanno contratto con la Banca mondiale e l' FMI, diventano terreno fertile allo sfruttamento da parte dei grandi gruppi multinazionali. MA COME PUO' SUCCEDERE TUTTO CIO'?



(Se i sottotitoli sono troppo piccoli, fare il doppio click in modo da collegarsi a youtube e vederlo così nella dimensione più appropriata.)



Le conclusioni tratte da questo filmato esemplificativo dell'operato del killer dell'economia sono basate sulle esperienze di vita di John Perkins.


Chi è john Perkins?

John Perkins nasce il 28 gennaio del 1945 in Hanover, New Hampshire. Ha frequentato la Tilton High School, il Middlebury College e la Boston University School of Management negli anni 60. Ha lavorato per una società di consulenza internazionale di Boston come Economista Capo ma era, in realtà, un sicario dell'economia. Ha vissuto e lavorato in Africa, in Asia, nel Medio Oriente, nell'America Latina e in Nord America. Ha tenuto nascosto il suo ruolo fino a che gli eventi dell'11 settembre non l'hanno convinto a rivelare il lato segreto della sua vita. Perkins, oggi, è un attivista per i diritti degli indigeni e per i movimenti ambientalisti. Lavora a stretto contatto con le tribù amazzoniche per preservare la loro foresta pluviale. Ha scritto diversi libri sulle culture indigene, sullo sciamanesimo, sull'ecologia e sulla sostenibilità. Inoltre, fa parte dei consigli di amministrazione di varie organizzazioni no profit. Una delle organizzazioni no profit che ha fondato e di cui è presidente, la Dream Change Coalition, è un modello di ispirazione per molte persone che vogliono essere più consapevoli di quello che accade sul nostro pianeta. 
Il suo sito internet è http://www.johnperkins.org/.

Di seguito abbiamo riportato una intervista che ha rilasciato per un emittente TV in cui ci spiega brevemente il suo lavoro e come opera il questo sistema capitalista per generare profitti e mantenersi competitivo nel tempo.








Omar Torrijos


Generalità

Omar Torrijos, nome completo Omar Efraín Torrijos Herrera è nato il 29 Febbraio 1929 a Santiago ed è stato un militare e politico panamense di spicco.
È stato il comandante della Guardia Nazionale di Panamà e leader del paese americano dal 1968 al 1981, anno della sua morte. Fu il promotore del colpo di stato del 1968, grazie al suo ascendente sulle masse povere e sui contadini, tanto che ebbe a dire di fronte ai fanciulli di un quartiere periferico: "Qui crescono i figli della rivoluzione". Sebbene fosse di fatto il personaggio più importante del paese, non vinse elezioni né fu mai presidente. Questo dimostra quanto Torrijos ambisse al bene collettivo del suo paese piuttosto che ai meri riconoscimenti personali.



Vita ed impegno politico

Raggiunse il grado del Colonnello entro 1966 e nel 1968 lui e Boris Martínez hanno portato a termine con successo il colpo di stato contro il presidente democratico-scelto, Araias di Arfanulo . Successivamente al colpo, Torrijos è stato promosso alla carica di Generale ed ha nominato il comandante della protezione nazionale. Queste due figure insieme inibirino momentaneamente la legislatura esistente e due dei maggiori quotidiani nazionali, di cui uno di proprietà del fratello del ex presidente Arias, in modo da poter ripristinare condizione di vita accettabile per ogni panamense senza l'interferenza delle opposizioni del ex-governo filo-americano.
Carter e Torrijos che firmano l'omonimo trattato
Nel 1972, il regime tenne un'elezione controllata da cui il nuovo complessivo approvò una nuova costituzione e scelse Demetrio Lakas come presidente. Come detto infatti Torrijos non fu mai presidente ma assunse la carica di Capo di Governo Reale con mandato di 6 anni.
Torrijos ebbe un successo senza pari poiché venne considerato dai suoi sostenitori come il primo capo “Panamanian” ovvero in grado di rappresentare la maggioranza della popolazione del Panama, la quale risultava indiscutibilmente povera, di lingua spagnola e discendente da un mix tra le tribù indigene e i primi invasori ispanici. Nonostante questa schiacciante maggioranza fino ad allora erano stati gli interessi dei ricchi “bianchi”, degli Statunitensi emigtranti e delle multinazionali a dominare e condizionare il commerci e la politica del Panama. Proprio per sovvertire questa tendenza oppressiva Torrijos aprì molte scuole e creò occasioni di lavoro per i meno fortunati. Istituì una gamma di riforme sociali ed economiche per migliorare il lotto dei poveri, ridistribuì il terreno agricolo e si oppose alle famiglie più ricche e potenti del paese. Le riforme furono accompagnate da un programma ambizioso di lavori pubblici, finanziato dalla banca straniera.
La maggior conquista di Torrijos fu indubbiamente il negoziato dei Trattati di Torrijos-Carter” del 1977 che aveva come oggetto il controllo del canale di Panama. Grazie a questo trattato gli Stati Uniti riconobbero al Panama la sovranità dell' omonimo canale dal 1 gennaio 2000 con un graduale aumento del controllo dello stesso da parte di Panama negli anni tra 1977 al 2000. Questi due trattati andarono ad abrogare il precedente accordo del 1903 “Trattato Hay-Baunau Varilla” con il quale gli Statunitensi erano liberi di controllare e intascare i profitti milionari derivanti dal canale di Panama. A Panama la ratifica del trattato fu eseguita nel 1977 tramite plebiscito a cui parteciparono il 96% degli aventi diritto al voto con oltre due terzi dei favorevoli.
Inutile dire che i trattati furono motivo di contrasto negli Stati Uniti, particolarmente tra i conservatoriStrom Thurmond e Jesse Helms, in particolare, li interpretarono come una rinuncia ad un assetto strategico americano verso ciò che loro consideravano un governo ostile; in realtà stavano semplicemente cercando di non perdere una enorme fonte di guadagni. A conferma di questa teoria si riporta la seguente notizia: Nell'anno che precedette il trasferimento delle competenze sul canale, ci fu un tentativo nel Congresso degli stati uniti cercò di dichiarare nulli i Trattati Carter-Torrijos.” Purtroppo per loro falli!!

 

 

Morte

Omar Torrijos morì nel 1981 in seguito ad un incidente aereo. Le cause sembrano celate nel mistero ma la verità, come riportato da innumerevoli personalità di quei tempi e che Torrijos fu assassinato. Appare chiaro come Omar fosse una personalità forte e non corruttibile ecco perchè gli Stati Uniti si impegnarono attivamente al fine di impedire a Torrijos di ostacolarli nuovamente nei loro piani espansionistici. John Perkins, spiega come lui stesso abbia cercato personalmente di corrompere Torrijos senza successo ecco perchè fu ucciso a sangue freddo senza nessun tipo di remora morale. Durante il processo per la sua morte non si riusci mai a dimostrare la connessione tra l'incidente aereo e il coinvolgimento della CIA e del Governo Americano. La versione più attendibile asserisce che ad Omar Torrijos fosse stato recapitato prima del decollo un registratore che al suo interno conteneva una bomba. Nel 1991 Manuel Noriega, che fu generale in seguito alla morte di Torrijos , portò prove ai tribunali americani di come la Cia e le altre agenzie americane avevano cercato di fare fuori entrambi. Noriega fu appoggiato dalla Cia fino al 1986 quindi conosceva molto bene le politiche e il modus operandi della Casa Bianca ma nonostante ciò dal dal 1987circolarono accuse contro di lui per commercio di droga e finì per trovarsi in conflitto con gli Stati Uniti, che nel dicembre 1989 avviarono l'Operazione Giusta Causa.. Nel 1990 non ebbe altra scelta che consegnarsi agli americani e nel 1992 venne processato e condannato a 40 anni di carcere per spaccio di droga e violazione dei diritti umani. . Ma allora come se la sono cavata? Hanno corrotto il giudice il quale ha acconsentito al reclamo del governo americano in cui sosteneva che i documenti e le testimonianze riportate da Noriega violavano le “norme sulle informazioni classificate riservate” e che quindi non potevano essere utilizzati come prove.



Risultato: il Governo Americano ha come sempre plasmato il mondo modificando la realtà dei fatti in quella a loro più congeniale e auto-nominandosi portatore di pace e democrazia . Hanno sventolato la minaccia della droga e dell'invasione comunista solo per perpetrare la loro serie infinita di soprusi e profitti.




Ciò che dobbiamo ricordare è che chiunque può fare qualcosa per migliorare questo mondo. Omar Torrijos non era nessuno ma è riuscito a dare un segnale forte, al suo e tutti i paesi del sud america, dimostrando che con l'impegno collettivo, la serietà e la bontà degli ideali si possono raggiungere traguardi importanti. Senza di lui il canale di Panama sarebbe ancora in mano agli USA e i panamensi dovrebbero rinunciare agli enormi profitti che gli appartengono di diritto e che sono fondamentali per ripagare i debiti contratti con la BM e l' FMI in modo da risanare la loro economia nazionale.





L'ECUADOR E JAIME ROLDOS


  La situazione dell'Ecuador rispecchia quella di gran parte dei paesi sud-americani. L'Ecuador e' stato di fatto 
governato per molti anni da dittatori filoamericani, spesso decisamente brutali. Queste personalità riuscivano
a rimanere al potere solo fino a quando non entravano in conflitto con le direttive imposte dalla Casa Bianca,
 se così accadeva venivano destituite tramite colpi di stato organizzati, o addirittura assassinate se le altre strade
non erano percorribili. Tutto ciò ci è stato confermato anche da eminenti ufficiali che lavorano per la CIA al
tempo dei fatti in questione .

 
 
Testimonianze  
  1. L’ex ufficiale della CIA, Philip Agee, raccontò negli anni settanta, nel suo libro “Agente della CIA“, come ha condotto l’operazione per minare il governo progressista di José María Velasco Ibarra in Ecuador, per sloggiarlo dal potere con la forza. Agee e la CIA penetrarono e infiltrarono organizzazioni sociali, movimenti politici, media e sindacati, di destra e di sinistra – oltre anche ad attrarre e reclutare agenti all’interno delle istituzioni del governo, per minare lo stato dall’interno. L’operazione fu molto efficiente e ci volle solo un anno per la caduta del governo di Velasco.
    Velasco fu sostituito dal vice presidente Julio Arosemana, che perse ben presto la benedizione di Washington per il suo stretto rapporto con Cuba, e fu rovesciato da un colpo di stato militare il 11 luglio 1963, anch’esso sponsorizzato dalla CIA.

  1. Il “sicario economico reoconfesso“, John Perkins, che poi nel suo libro “Confessioni di un killer economico“, disse come Washington assassinò il presidente Jamie Roldós Aguilera, una progressista ecuadoriano morto in uno strano “incidente aereo” nel 1981, appena due anni dopo l’assunzione dell’incarico.


JAMIE ROLDOS
Dopo la serie di dittatori filoamericani sempre prontamente scaricati non appena in contrasto con gli interessi degli USA si decise che doveva tenersi un'elezione democratica
Jaime Roldos, che non era assolutamente nessuno,si candidò e disse che il suo obiettivo principale
 come Presidente sarebbe stato quello di assicurarsi che le risorse dell'Ecuador fossero usate per
 aiutare il popolo in particolare sosteneva che i profitti derivanti dal   petrolio ecuadoregno
 dovessero essere utilizzati per aiutare la sua gente e non per incrementare i profitti delle
 multinazionali petrolifere degli USA . Jaime non aveva mai vinto niente e basava la sua campagna
 null'altro che su ideali di libertà ed uguaglianza per tutti i cittadini del popolo ecuadoregno. Incredibile ma vero
 vinse. Vinse in modo schiacciante.

Una volta salito al potere Roldos cominciò a mettere in atto tutte le politiche che aveva promesso per aiutare i
sui concittadini, ovviamente questo modo di governare non favoriva gli interessi del governo americano che
cercò immediatamente di corrompere Rodos. Per sua stessa ammissione John Perkins fu mandato laggiù,
assieme ad altri numerosi killer per cambiare Roldos, per comprarlo, per persuaderlo, per fargli sapere  che:
"Ok, tu puoi diventare molto ricco, tu e la tua famiglia se fai il nostro gioco."
"Ma se continui a perseguire queste politiche che hai promesso te ne andrai."
Sfortunatamente o fortunatamente a seconda dei punti di vista, Roldos non gli ascoltò.
Nel maggio del 1981 Jamie Roldos fu assassinato.  Non appena ci fu l'incidente aereo l'intera zona venne
 circondata e guarda caso le uniche persone che potevano accedervi erano militari statunitensi di una base
 militare nelle vicinanze e i militari ecuadoregni, i quali erano relativamente semplici da comprare e da far stare
 in silenzio; in questo modo è probabile che un gran numero di prove sia stato deliberatamente insabbiato 
o fatto sparire. A conferma della tesi dell'assassinio vi è il fatto che quando le indagini andarono avanti,
due dei testimoni chiave morirono in incidenti stradali molto sospetti ancora prima di poter rilasciare 
le loro testimonianze. 
 
 
Quello che è importante ricordare è che Jamie Roldos è diventato Presidente con l'appoggio incondizionato del suo popolo, che lo amava e sosteneva, e che sarebbe probabilmente riuscito nel suo intento di migliorare la vita dei suoi connazionali ecuadoregni se la CIA non lo avesse brutalmente assassinato. Roldos è il prototipo di politico corretto e lungimirante da cui i nostri dovrebbero prendere spunto; quel tipo di politico che nei paesi occidentali non esiste più da molti anni.


L.A. Free